Tratto giovane e attuale
Genuinità della Donati
Serie: Figure in movimento 1985-2024
(03.10.1992) da: Il Tirreno
L’occhio del critico a cura di Riccardo Tempestini
Si chiude questo pomeriggio l’interessante mostra di Tamara Donati, nelle sale espositive di piazza del Comune dove sono esposte un gruppo di opere realizzate dall’artista negli ultimi cinque anni.
La giovane artista merita una particolare attenzione per alcune personali interpretazioni del suo lavoro: soprattutto l’uso della cromaticità come elemento caratterizzante degli stati emozionali, che assumono una diversa valenza lungo il pur breve periodo della sua ricerca.
Vicino a un forse troppo “normale” zodiaco, con un genuino uso delle ormai “classiche” stelline e del fresco “collage”, la pittura di Tamara Donati prende via, via sempre più “corpo”, senza alcun diretto riferimento alla sua notevole attività di danzatrice, ma intesa come un ponderato uso dell’intensità cromatica, secondo uno schema di bianche velature, su alcune precise tematiche a lei care.
Romeo e Giulietta, amore e morte, personaggi famosi come Charlot e Armstrong su cui ironizzare, il mondo della danza, sono i soggetti preferiti della Donati, che però riserva una importante sorpresa, in un particolare settore della sua esposizione: un cubo di legno che, aprendosi, svela un’originalissima “crocefissione”. Nessun intento religioso, ma una moderna interpretazione della realtà umana. Un omaggio all’uomo, realizzato con un lungo lavoro su un particolare tipo di legno e un personalissimo impiego e colore, scelto quale elemento significante la figura del “Cristo”.
Una mostra giovane ed attuale, che incoraggia la trentenne artista a continuare nella sua ricerca, originale ma allo stesso tempo ponderata e di stampo sicuramente assai genuino.
L’occhio del critico a cura di Riccardo Tempestini
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